Donne e motori, pianeti che si incontrano: l’Alfa e le Alfiste

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Donne e motori, pianeti che si incontrano

Il mondo dei motori da sempre è stato appannaggio quasi esclusivo dei maschietti, sono poche le rappresentanti dell’altro sesso che vivono in prima persona queste passioni ed emozioni; alcune che ho avuto il piacere di incontrare durante i raduni erano spesso coinvolte dal partner nel gioco, ma sono veramente poche quelle che hanno il sacro fuoco della passione dentro. Navigando sulle pagine di un gruppo Facebook, mi incuriosirono una serie di commenti lasciati da una ragazza del nord sulla sua auto e sulle loro caratteristiche emozionali; dalle risposte fatte ai suoi commenti capii sin da subito che non era la solita ragazza capitata li per caso, ma una vera e propria fan del marchio. Cominciai quindi a seguirla, in modo discreto, non posso negare che mi sentivo un incrocio tra uno stalker moderno ed un vecchio “rimorchione”, ma dopo qualche tempo decisi che dovevo uscire allo scoperto e la contattai in privato spiegandogli che volevo intervistarla per avere un suo punto di vista al femminile sul mondo Alfa. Credo che la prima impressione fu quella del “il solito che ci prova”, ma con educazione e rispetto riuscii finalmente a convincerla a rilasciarmi una intervista ed eccoci qui!

Stazione Centrale di Milano, un extracomunitario suona al pianoforte al piano terra, confondendo le note di una canzone dalla dolce melodia con gli annunci degli altoparlanti, una ragazza mora con un sorriso ammaliante ed i modi gentili, scende le scale e si avvicina a me con passo deciso: Tiziana lavora qui, ferroviere da cinque generazioni, è la nostra protagonista dell’intervista, la foto di FB ha finalmente un volto. Da subito si dimostra disponibile e simpatica, ma essendo il tempo tiranno mi calo subito nelle indegne vesti dell’intervistatore.

TizianaTiziana è una Alfista di nascita, esattamente ha ricevuto l’imprinting dal suo papà che nel tempo libero sistemava oltre alla sua Alfa Romeo anche quella di qualche amico. Mi sottolinea da subito che non è tecnicamente preparata, che non conosce i dettagli dei veicoli come molti appassionati, ma la sua è una passione storica, fatta di estetica, di emozioni e di ricordi… ma è esattamente questo punto di osservazione che voglio che ci spieghi, diverso da tutti quelli che ben conosciamo.

La sua infanzia transita per il garage di famiglia, quindi ha instaurato con il marchio dell’Alfa Romeo un rapporto che sin da subito si è incrociato nel passato e si incrocerà nuovamente nel percorso della sua vita. Una Alfa 1750 color amaranto, con allestimento della 2000 come si usava fare una volta, è la fedele auto di famiglia che li accompagna per tantissimo tempo ed alla quale sono legati alcuni tra i suoi ricordi più belli, di quei viaggi che si facevano per andare in vacanza o in gita.

L’odore tipico della tappezzeria, i profumi dei materiali, il rumore degli sportelli sono gli stessi che ogni volta rivivono nella mente e nel cuore di Tiziana ad ogni raduno e che inevitabilmente la riportano lontano nel tempo a giorni felici e spensierati. Mentre mi parla i suoi occhi scuri si illuminano, vedo i tipici sintomi comuni a tutti noi che si manifestano, rimango sempre più incuriosito da questa ragazza e dalla sua passione.

La sua vita di ragazza continua tranquilla fino ad incontrare l’amore, e anche qui si incrocia con il marchio Alfa Romeo; difatti, per un puro caso, il suo fidanzato era un appassionato di auto d’epoca ed il suo papà era stato addirittura operaio in Alfa Romeo al Portello. Inizia per lei un percorso che sfocia dall’incubazione della malattia alla esplosione della stessa, (e da tutti noi condivisa), l’Alfite!

La voglia di essere parte della famiglia allargata Alfa ed i raduni sono condivisi con il marito, ma Tiziana ancora non ha una  vettura tutta sua, comprata solo con i suoi risparmi, che possa definirsi la sua creatura; l’occasione nacque parlando proprio con il suo papà, lei gli chiese una Alfa 75, quest’auto che più di molte altre le aveva rapito il cuore. Il padre gli chiese perché proprio la 75 quando poteva scegliere altre auto più “storiche” e importanti, ma lei voleva proprio quella, la affascinava e gli trasmetteva con la sua linea emozioni forti e… Fu così che nel 2010 capitò l’occasione che attendeva, ricevette una telefonata del papà che la informava che era pronta per lei una 75 Twin Spark bianca.

Fu amore a prima vista! Ma per una ragazza speciale ci vuole una vettura speciale e la 75 Twin Spark è proprio una serie S, prodotta in serie limitata per il mercato svizzero. Come in tutte le storie belle ci sono anche le tempeste, la fine del matrimonio la separa in qualche modo per un po’ di tempo dal nostro mondo dei motori e dalle Alfa del suo ex. Poi gli impegni di lavoro e di studio offrono solo una sporadica frequentazione dei raduni. La nostra Tiziana, due lauree conseguite nel frattempo, continua la sua vita dividendo il suo poco tempo libero a spasso con la sua automobile, quando, Alfa 75 Twin Spark galeotta, ritrova ad un raduno un nuovo amore, anche lui appassionato Alfista!

Mi affascina ascoltare le sue parole, il tempo scorre tiranno, continuo a chiedere di lei e della sua passione, delle auto della sua vita. Alfa 1750 a parte, la sua vita ha incrociato anche diversi modelli di Giulia rigorosamente 1600, un GT Junior scalino 1300 con cruscotto a campana di cui conserva ancora una “cotta” giovanile. Oggi una Giulietta Spider ed una Giulietta TI, da sempre di proprietà della sua famiglia, sono gelosamente custodite dal suo papà.

Le chiedo cosa prova ogni volta che sale sulla sua 75 e gira la chiave, rimango sorpreso dalla sua prima risposta: “felicità”, poi aggiunge “senso di libertà, sicurezza”, mi dice sorridendo; “questa vettura ed il suo comportamento in strada mi danno la serenità di sapere che sono al sicuro. E’ diversa dalle altre auto, è un’Alfa Romeo!”. Tiziana non mette su piani distinti ed assoluti le “Alfa Romeo ante 1992” e quelle di derivazione FIAT, dal suo punto di vista rappresentano diverse interpretazioni di un marchio che unisce, sotto lo stesso emblema, Alfisti vecchi e nuovi che hanno in comune la voglia di interpretare uno stile di vita, un modo di essere e di condividere una passione. Una sola famiglia, senza figli prediletti e figliastri, 75, 155, 147, 156, 159, GT Coupè e Spider hanno una linea ed un design che intende riprendere lo stile ed il mito del marchio, potenza, sicurezza, aggressività ed eleganza, un lungo filo continuo che arriva indietro fino alle auto della sua infanzia. Un senso comune di appartenenza ad un marchio storico che sa dare aiuto, consiglio e sa anche prendersi, alle volte, sanamente poco sul serio. Pur se personalmente non condivido le scelte tecniche e commerciali fatte dal marchio dal dopo 75 in poi, non posso che condividere questo suo punto di vista legato al mondo degli appassionati del marchio.

L’uso dei social network ha contribuito, dal suo punto di vista, ad ampliare gli interessi, le nozioni storiche e la condivisione dei problemi tecnici che si incontrano; importantissimo è lo scambio di opinioni e dei consigli su come operare e cosa fare per non farsi truffare, perché questo nostro meraviglioso mondo è anche fatto, purtroppo, da interessi economici e personali.

Donne e motori, pianeti che si incontrano

Schernendosi un po’ mi sottolinea ancora che non ha competenze tecniche che gli permettono una diagnosi immediata di un problema, ma grazie alla sua passione ed al’appartenenza a questa strana folle famiglia, ha un mondo intorno pronta ad aiutarla. Le chiedo se cura personalmente la sua auto, “Sarebbe bello riparare le auto da soli… ho visto mio padre far resuscitare ‘morti’, ovvero carcasse e motori e farle diventare auto perfette con motori roboanti!” mi dice, ma per adesso non fa per lei… a parte controllare i livelli preferisce demandare queste cose a chi sa dove mettere le mani.

Gli chiedo il nome della sua 75, se ne ha uno; mi risponde che semplicemente è “Cucciola”, la SUA Cucciola. Gli chiedo l’esperienza più brutta con la sua 75, mi risponde di un improvvisa perdita di aderenza inaspettata al posteriore su una rotonda, dovuta probabilmente alle ruote un po’ invecchiate, ma subito recuperata dalla sua prontezza di riflessi ed alla bassa velocità; sorrido, immagino la scena, la prima volta è stata traumatica per tutti noi… Le chiedo che tipo di Alfista sia.

Anche qui rimango sorpreso, Tiziana è una persona molto attenta e prudente, mi dice che conosce perfettamente i suoi limiti di guidatore e non ama strapazzare la sua Cucciola; non l’ha mai tirata al limite dei giri, gli sembra di farle un torto. Gli spiego che alle Alfa gli piace essere strapazzate, ma sorridendo mi risponde che ama viziarla… anche scegliendo sempre la benzina con alto numero di ottani. Naturalmente chiedo anche l’esperienza più bella, lei semplicemente mi risponde “ogni volta che la metto in moto ed esco con lei”. Il suo sogno da regalare alla sua 75 è quello di avere del tempo libero per fare un giro sulle strade delle colline Toscane o dell’Umbria, rigorosamente lontana dalle autostrade, perché non è quello il regno della Cucciola; non posso che approvare!

Il suo sogno nel cassetto è quello di regalare una sorellina in futuro alla sua Cucciola, una 1750 o una GT Junior come quella della sua infanzia, ma per adesso ci sono altre priorità…

Il tempo è volato, la guardo e mi trovo come sempre sorpreso di come una passione comune e condivisa possa portare due perfetti sconosciuti a perdersi nelle chiacchiere e nei racconti della propria vita come due vecchi amici che si conoscono da sempre, comprendendo esattamente le emozioni e le parole che ci scambiamo. Il punto di vista femminile è un elemento di cui si sente la mancanza nel nostro mondo, il loro modo di interpretare linee, guida, modi di gestire l’auto sono alle volte simili a quelli dei maschietti ed altri invece nettamente diversi, ma non per questo meno importanti.

Ci salutiamo con la promessa di una visita a Roma con la sua Cucciola, per fargli conoscere i segreti della capitale e presentarla ai soci del nostro club. Grazie della cortesia e della tua disponibilità cara Tiziana, spero che questo articolo possa incrementare le “quote rosa” del nostro mondo di passione così da accrescere ed ampliare il modo di vedere e vivere il mito Alfa Romeo.

Sabatino Schiavoni